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La musica e il liuto
Nei dipinti la Musica spesso è associata alle circostanze della vita umana, dalla più solenni alle più intime. L’iconografia spesso individua e circoscrive i luoghi della musica: chiese, teatri o sale da concerto, contesti campestri destinati a bucolici idilli o comuni strade cittadine, regno dei musicisti itineranti.Molti sono gli strumenti musicali che hanno dipinto i grandi maestri come, per esempio il liuto.Il liuto è uno strumento a corde, a forma di cassa bombata, la cui tavola è munita di un foro di risonanza centrale con una rosetta intagliata. Il repertorio destinato allo strumento si estende dagli inizi del XVI secolo-quando a Venezia furono stampate le prime raccolte di musiche- fino al 1770 circa, ed è associato a un particolare sistema di scrittura, l’intavolatura, con il quale si indicavano attraverso dei segni, le posizioni che le dita dovevano assumere sulle corde.Nel XVII secolo, aumentando il numero delle corde, al manico si aggiunse un cavigliere ausiliare, sul quale furono fissate delle corde supplementari che vibravano per simpatia.In quest’epoca, la musica per liuto, fu particolarmente coltivata in Francia, grazie a compositori quali Ennemond e Denis Gaultier, e in Germania, dove si protrasse fino al XVIII secolo. In Italia e in Spagna lo strumento cominciò invece a declinare, in seguito all’affermarsi della chitarra e del clavicembalo.